
Il Raggio di Creazione secondo Gurdjieff
Nell’insegnamento di Georges Ivanovič Gurdjieff, il Raggio di Creazione è una delle chiavi per comprendere la struttura gerarchica dell’universo e il posto dell’essere umano in esso. È una mappa cosmologica che unisce visione mistica, metafisica e psicologica, con lo scopo di orientare l’uomo nella sua ricerca di coscienza e di liberazione interiore.
La discesa della realtà
Il Raggio di Creazione descrive la discesa della Forza Divina, o del Principio Assoluto, nei diversi livelli di manifestazione. Al vertice vi è l’Assoluto, la sorgente che contiene in sé ogni possibilità, indiviso e eterno. Da lì si irradia una catena di mondi, ciascuno più distante dall’Assoluto e quindi sottoposto a un numero crescente di leggi cosmiche.
Secondo questa visione, l’universo non è un sistema casuale, ma un organismo vivente articolato in piani:
- Assoluto (Dio, Unità suprema, soggetto a una sola Legge)
- Tutti i Mondi (cosmo intero)
- Tutte le Galassie
- La Via Lattea e il Sole
- I Pianeti
- La Terra
- La Luna
Ogni passaggio segna un gradino di densificazione e frammentazione dell’energia primordiale. La Luna, nella visione di Gurdjieff, non è soltanto un corpo celeste, ma una realtà incompleta, bisognosa di nutrimento: si alimenta delle energie sottili prodotte dalle vite e dalle morti sulla Terra.
Il peso delle leggi
Man mano che si scende lungo il Raggio, aumenta il numero di leggi a cui ogni mondo è sottoposto. L’Assoluto è libero, soggetto a una sola Legge; la Terra, invece, è governata da 48 leggi; la Luna, da 96. Questo significa che più ci si allontana dalla sorgente, più la coscienza è vincolata da meccanismi, determinismi e forze cieche.
L’uomo, vivendo sulla Terra, è quindi intrappolato nel dominio delle 48 leggi: i suoi pensieri, emozioni e azioni sono condizionati da fattori che sfuggono alla sua consapevolezza. Da qui l’urgenza del lavoro su di sé: svegliarsi dal sonno meccanico e iniziare a ridurre il peso delle leggi attraverso la trasformazione interiore.
Implicazioni per l’essere umano
Il Raggio di Creazione non è soltanto una cosmologia, ma anche una mappa interiore. L’uomo, come microcosmo, riflette la stessa gerarchia. Più vive identificato con la materia e le passioni, più è distante dall’Assoluto e schiavo delle leggi inferiori. Ma attraverso lo sforzo cosciente, l’auto-osservazione e la disciplina interiore, può allinearsi con forze superiori e partecipare a livelli più sottili dell’ordine universale.
In questo senso, conoscere il Raggio di Creazione è un atto pratico: ci ricorda che la nostra vita non è autonoma, ma parte di una catena cosmica; che ogni gesto ha risonanze invisibili; che il risveglio non riguarda solo l’individuo, ma contribuisce all’armonia dell’intero cosmo.
Conclusione
Il Raggio di Creazione di Gurdjieff è un simbolo potente: un ponte tra cosmologia e psicologia, tra esoterismo e disciplina pratica. Esso ci mostra che viviamo in una posizione fragile e intermedia, ma anche che possediamo la possibilità di risalire il Raggio, riconnettendoci all’Assoluto. L’uomo che lavora su di sé diventa, così, un collaboratore della Creazione, e non più soltanto un ingranaggio passivo delle sue leggi.
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