La biografia di Crowley

Pubblicato il 27 agosto 2025 alle ore 14:11

Aleister Crowley, nato Edward Alexander Crowley il 12 ottobre 1875 a Leamington Spa, in Inghilterra, è stato una delle figure più enigmatiche e controverse del XX secolo. Proveniva da una famiglia profondamente religiosa, appartenente alla setta cristiana dei Plymouth Brethren. Dopo la morte prematura del padre, con cui aveva un legame intenso, Crowley iniziò a ribellarsi contro il rigido moralismo della madre e contro la religione tradizionale, gettando le basi della sua futura ricerca spirituale ed esoterica.

Durante gli anni di studio a Cambridge, Crowley sviluppò una passione per la poesia, gli scacchi e soprattutto per l’alpinismo, disciplina in cui eccelleva. Parallelamente iniziò a interessarsi all’occultismo, alla magia cerimoniale e alle società segrete. Entrò a far parte dell’Hermetic Order of the Golden Dawn, una delle più importanti organizzazioni esoteriche dell’epoca, dove entrò presto in conflitto con altri membri di spicco, tra cui William Butler Yeats. Queste tensioni lo spinsero a tracciare un proprio percorso indipendente.

Nel 1904, durante un viaggio al Cairo con la moglie Rose, Crowley dichiarò di aver ricevuto una comunicazione da una misteriosa entità chiamata Aiwass, che gli dettò The Book of the Law. Questo testo divenne il fondamento della filosofia religiosa e magica da lui sviluppata, chiamata Thelema, il cui principio centrale è “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge”. L’opera e la nuova dottrina segnarono un punto di svolta nella sua vita, facendolo diventare profeta e fondatore di un nuovo sistema spirituale.

Crowley viaggiò a lungo in Europa, in India e in Cina, esplorando pratiche mistiche, yoga, meditazione e magia. Fondò diversi ordini e comunità esoteriche, tra cui l’Abbazia di Thélema a Cefalù, in Sicilia, che divenne un esperimento di vita spirituale e libertaria ma attirò scandalo e critiche, fino a essere chiusa dalle autorità italiane nel 1923. Parallelamente, fu anche membro e poi leader di rami dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.), attraverso cui diffuse le sue idee e i suoi rituali.

Oltre all’esoterismo, Crowley si dedicò con intensità alla scrittura. Pubblicò libri di poesia, trattati di magia e filosofia, diari e saggi. Tuttavia, la sua immagine pubblica venne segnata da una forte aura di scandalo: la stampa lo dipinse come “l’uomo più malvagio del mondo”, alimentando leggende sul suo presunto satanismo e sulle sue pratiche trasgressive. In realtà, il suo obiettivo era spesso quello di abbattere tabù e convenzioni morali, esplorando senza paura i limiti dell’esperienza umana, inclusa la sessualità come strumento magico.

Gli ultimi anni della sua vita furono segnati da difficoltà economiche, isolamento e problemi di salute legati all’uso di droghe, in particolare l’eroina, che aveva iniziato come rimedio medico. Morì il 1º dicembre 1947 a Hastings, lasciando dietro di sé un’eredità complessa e divisiva.

Oggi Aleister Crowley è ricordato come un visionario, un occultista, un poeta e un rivoluzionario del pensiero spirituale. Per alcuni è stato un maestro e un iniziato, per altri un ciarlatano o un pericoloso provocatore. Indipendentemente dai giudizi, la sua influenza è ancora viva nella cultura esoterica, nell’arte, nella musica e nei movimenti alternativi, rendendolo una delle figure più affascinanti e dibattute del secolo scorso.

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