
L'Ordo Signorum: contro le ombre della follia complottista
Nel vasto e mutevole panorama dell’esoterismo contemporaneo, si intrecciano correnti luminose e oscurità illusorie. Troppo spesso, in nome della “ricerca del mistero”, nascono e proliferano visioni distorte che nulla hanno a che vedere con la Via iniziatica autentica.
Tra queste, le cosiddette teorie dei “rettiliani” e le narrazioni complottiste annesse, che da tempo circolano in certi ambienti pseudo-esoterici, si rivelano solo inganni della mente e catene per lo spirito.
L’Ordo Signorum si dissocia con fermezza da tali costruzioni deliranti.
Non perché manchi di coraggio nell’affrontare i simboli del buio, ma perché riconosce in queste visioni una trappola che devia l’aspirante mago dalla disciplina interiore e dal contatto con il Vero. Credere in poteri occulti che manipolerebbero l’umanità dall’esterno significa abbandonare la sovranità della propria coscienza, nutrendo paura anziché conoscenza, ossessione anziché silenzio interiore.
Il cammino dell’iniziato non consiste nel coltivare fantasmi di dominio planetario, ma nel riconoscere e trasmutare i propri demoni interiori. La vera minaccia non è una razza aliena travestita da governante, ma la mente umana quando, lasciata priva di disciplina, si lascia sommergere da ossessioni, paranoia e dipendenza dalle illusioni collettive.
Le dottrine del complotto avvelenano il cuore del mago, perché instillano diffidenza anziché amore, rabbia anziché discernimento, smarrimento anziché chiarezza. La loro diffusione indebolisce l’arte stessa della magia, che è scienza della luce, del simbolo e della trasformazione, non rifugio per paure patologiche.
Per questo l’Ordo Signorum afferma:
- Rigore nella ricerca: la conoscenza autentica si fonda sullo studio dei simboli, dei testi, dei riti e della propria interiorità.
- Distinzione tra mito e follia: i miti sono strumenti per accedere all’ineffabile, non dogmi deliranti che sostituiscono la realtà.
- Centralità del cuore e della mente: uniti e purificati, essi sono la bussola dell’iniziato.
Chi percorre la via dell’Ordine è chiamato a vigilare su se stesso, a rifiutare le distrazioni che ingannano la ragione e ad alimentare una fiamma limpida che illumini dentro e fuori. Solo così la magia rimane strumento di libertà e non di prigionia.
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