Il Sigillum Dei Æmeth

Pubblicato il 16 settembre 2025 alle ore 07:26

Il Sigillum Dei Aemeth è uno dei simboli più misteriosi e affascinanti della tradizione esoterica rinascimentale, legato indissolubilmente alla figura del matematico, astrologo e mago elisabettiano John Dee. Il suo nome deriva dall’ebraico Emet (“verità”), ed è tradotto come “il sigillo della verità di Dio”. Più che un semplice disegno, rappresenta un compendio di geometria sacra, angelologia e cabala cristiana, un ponte fra l’uomo e le sfere celesti.

Le origini del sigillo non sono però interamente attribuibili a Dee. Versioni precedenti si trovano già in testi medievali come il Liber Juratus Honorius, in cui era concepito come strumento di potere e protezione. Quello che Dee, insieme al medium Edward Kelley, ricevette nelle sue “conversazioni angeliche” fu una versione perfezionata e arricchita, destinata a diventare parte integrante del complesso sistema magico noto oggi come magia enochiana.

La struttura del Sigillum Dei Aemeth è straordinariamente ricca. Al centro si erge un pentagramma, simbolo del microcosmo umano e della protezione spirituale. Attorno ad esso si sviluppano eptagoni ed eptagrammi, figure a sette lati o punte che rimandano agli arcangeli e alle sette forze cosmiche fondamentali. Cerchi concentrici, iscritti con nomi divini e angelici, racchiudono il tutto, creando una sorta di mappa dell’universo invisibile. Ogni linea, ogni lettera, ogni numero obbedisce a un ordine preciso, pensato per riflettere l’armonia tra macrocosmo e microcosmo.

Nella pratica magica di Dee, il sigillo aveva una funzione essenzialmente operativa. Veniva inciso su grandi dischi di cera: uno di essi serviva come base su cui posare lo speculum o pietra magica attraverso cui Kelley riceveva le visioni; altri quattro, più piccoli, venivano posti sotto le gambe del tavolo sacro. In questo modo il Sigillum Dei Aemeth diventava non solo uno strumento di protezione, ma anche il fondamento stesso della comunicazione con le entità angeliche. Secondo i resoconti di Dee, senza il sigillo il dialogo con gli spiriti celesti sarebbe stato instabile, esposto a inganni e pericoli. Con esso, invece, la connessione si apriva nella luce della “verità divina”.

Il significato simbolico del sigillo va ben oltre il suo uso rituale. “Aemeth” non indica soltanto verità come concetto astratto, ma la verità divina, assoluta e inalterabile. È la garanzia che ciò che si manifesta attraverso di esso non appartiene al regno dell’illusione, ma a quello della rivelazione. La numerologia e la geometria vi giocano un ruolo cruciale: il numero sette, con i suoi richiami biblici e cosmologici, ordina gli angeli e i pianeti; il pentagramma al centro rappresenta l’essere umano, posto in equilibrio nel cuore della creazione; i cerchi infiniti richiamano l’eternità di Dio.

Nonostante la sua imponenza, il Sigillum Dei Aemeth non è mai stato del tutto univoco. Diverse varianti circolano, con piccole differenze nei nomi e nelle lettere, segno di una tradizione viva, soggetta a correzioni e reinterpretazioni. Alcuni lo considerano uno strumento operativo ancora oggi, altri un grande simbolo di meditazione, altri ancora lo leggono come metafora psicologica. Le opinioni divergono anche sul piano etico: se per alcuni è una chiave di elevazione spirituale, per altri resta un simbolo sospetto, troppo vicino alla magia proibita.

Eppure, al di là di ogni giudizio, il Sigillum Dei Aemeth conserva un fascino unico. Esso incarna la visione di Dee, il suo sogno di conciliare scienza, fede e magia, di costruire un linguaggio universale capace di mettere in comunicazione l’uomo con gli angeli e, attraverso loro, con Dio stesso. Nel suo intrico di lettere e forme, nel suo ordine geometrico, si cela l’eco di un’epoca in cui il sapere non era ancora diviso in compartimenti, ma aspirava a una totalità. È forse questa la sua più grande eredità: ricordarci che la verità, la aemeth, non è solo un concetto da comprendere, ma un’esperienza da vivere, un sigillo da incarnare.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.

Crea il tuo sito web con Webador