Il diritto di essere ciò che siamo

Pubblicato il 23 settembre 2025 alle ore 13:45

L’inviolabile diritto di essere ciò che siamo

Nell’universo interiore delle filosofie occulte, una delle verità più potenti risuona come un mantra eterno: ogni essere umano ha il diritto inalienabile di essere ciò che è. Questa affermazione, che trova le sue radici nel pensiero di Aleister Crowley e nella corrente thelemica, non è solo un principio astratto, ma una legge universale che attraversa i piani della realtà visibile e invisibile.

La Legge della Vera Volontà

Secondo l’insegnamento di Crowley, l’essere umano non è un semplice ingranaggio della società, né una creatura passiva in balia delle convenzioni. Ognuno di noi custodisce una scintilla divina, un nucleo essenziale di volontà e destino che chiede di essere manifestato. Questa forza interiore non può essere negata senza creare disarmonia e sofferenza: ignorarla equivale a tradire la propria stessa natura.

Vivere secondo la propria vera volontà non significa agire nell’egoismo cieco, ma piuttosto riconoscere e incarnare ciò che siamo davvero, senza maschere e senza compromessi.

Magia come linguaggio dell’anima

La magia, lungi dall’essere solo un insieme di rituali e simboli arcani, è lo strumento con cui l’individuo dà voce alla propria realtà interiore. Attraverso i gesti, le parole sacre e l’uso dei simboli, l’occultista plasma il mondo secondo le risonanze più profonde del suo spirito.

La pratica esoterica diventa così un linguaggio segreto dell’anima, un ponte tra ciò che è invisibile e ciò che appare. Non si tratta di fuggire dalla realtà, ma di riconfigurare l’esistenza affinché rifletta la verità che portiamo dentro.

Il coraggio contro i dormienti

Chi intraprende questo cammino non può lasciarsi paralizzare dal giudizio dei “dormienti”, coloro che vivono nell’automatismo delle convenzioni sociali e spirituali. I dormienti temono ciò che non comprendono e cercano di ridurre l’altro entro i limiti del conformismo. Ma l’occultista sa che la libertà interiore vale più di mille approvazioni esterne.

Il risveglio richiede coraggio: quello di esprimersi come meglio si crede, senza chiedere permesso, senza domandare giustificazioni.

Essere è un atto sacro

In definitiva, la filosofia occulta ci invita a riconoscere che essere se stessi è l’atto più sacro e rivoluzionario. Non è solo un diritto: è una necessità cosmica. L’universo stesso si compone delle infinite sfaccettature dell’essere, e negarne una significherebbe impoverire il tutto.

Il cammino esoterico non ci insegna a diventare qualcun altro, ma a riscoprire chi siamo davvero. Solo allora la magia diventa reale, e la vita stessa si trasforma in un rituale di libertà, potenza e verità.

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