
La Storia della Massoneria Italiana: Origini, Sviluppo e Influenza
La Massoneria italiana ha una storia lunga e complessa, che si intreccia profondamente con le vicende politiche e sociali del paese. Nata come parte del più ampio movimento massonico europeo, la Massoneria italiana si è evoluta nel tempo, giocando un ruolo importante nei momenti chiave della storia d’Italia, come il Risorgimento e la nascita della Repubblica. Di seguito ripercorriamo le principali tappe della sua storia, dalle origini fino ai giorni nostri.
Le Origini della Massoneria in Italia
La Massoneria in Italia iniziò a diffondersi nella prima metà del XVIII secolo, influenzata dal movimento massonico inglese e francese. Le prime logge italiane furono create principalmente nei grandi centri urbani e portuali, come Napoli, Roma, Venezia e Livorno, spesso grazie alla presenza di diplomatici stranieri, mercanti o aristocratici che avevano avuto contatti con logge estere.
La prima loggia ufficialmente documentata in Italia fu fondata a Napoli nel 1728, ma la sua esistenza fu di breve durata a causa dell’opposizione della Chiesa cattolica. Nel 1738, Papa Clemente XII emanò la bolla "In eminenti apostolatus specula", che condannava apertamente la Massoneria e ne vietava l'appartenenza ai cattolici, un atto che segnò l'inizio di una lunga ostilità tra il Vaticano e la Massoneria, soprattutto in Italia.
La Massoneria e il Risorgimento
Uno dei momenti più significativi della storia della Massoneria italiana si verificò durante il Risorgimento, il movimento che portò all'unificazione d’Italia. A partire dal XIX secolo, molti membri della Massoneria italiana divennero figure centrali nella lotta per l’indipendenza e l’unità del paese. Tra i massoni più celebri legati al Risorgimento troviamo personaggi come Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e Camillo Benso di Cavour.
Garibaldi, in particolare, rappresenta una delle figure più importanti della Massoneria italiana. Fu iniziato nel 1844 a Montevideo, in Uruguay, e, al suo ritorno in Italia, divenne un massone di alto grado, finendo per essere eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), la principale obbedienza massonica italiana, nel 1864. Per molti patrioti del Risorgimento, la Massoneria non era solo un luogo di incontro filosofico, ma un'organizzazione che facilitava i contatti e le alleanze segrete necessarie alla lotta contro i regimi monarchici e l’oppressione straniera.
La Massoneria nel Regno d'Italia
Dopo l'unificazione d'Italia nel 1861, la Massoneria divenne una forza importante nella politica e nella società italiana. Molti massoni furono coinvolti nei governi del nuovo Regno d'Italia e svolsero un ruolo significativo nella promozione di riforme progressiste come la laicizzazione dello Stato, la separazione tra Chiesa e Stato e lo sviluppo dell'istruzione pubblica.
Tuttavia, la Massoneria continuò a scontrarsi con il potere della Chiesa cattolica, che vedeva nell'organizzazione una minaccia alla sua influenza sulla società italiana. La tensione tra la Chiesa e la Massoneria culminò con il cosiddetto "non expedit" del 1874, un decreto emanato da Papa Pio IX che proibiva ai cattolici italiani di partecipare attivamente alla vita politica del paese, in parte come risposta alla forte presenza massonica nelle istituzioni statali.
La Massoneria durante il Fascismo
Con l'avvento del fascismo negli anni ’20, la Massoneria italiana attraversò uno dei suoi periodi più difficili. Benito Mussolini, pur essendo stato in gioventù vicino a circoli massonici, adottò una politica apertamente anti-massonica una volta al potere. Nel 1925, il regime fascista dichiarò la Massoneria fuorilegge, sciogliendo tutte le logge massoniche italiane e perseguitando molti dei loro membri. Molti massoni furono arrestati, esiliati o uccisi per la loro opposizione al regime. Questo periodo di repressione segnò una profonda crisi per la Massoneria italiana, che tuttavia riuscì a sopravvivere in clandestinità, sia in Italia che all’estero.
La Ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale
Con la caduta del fascismo nel 1943 e la fine della Seconda Guerra Mondiale, la Massoneria italiana cominciò un processo di ricostruzione. Il Grande Oriente d’Italia, che era stato costretto alla clandestinità durante il regime fascista, tornò a operare pubblicamente e si ricostituì come una delle principali organizzazioni massoniche del paese. Tuttavia, il dopoguerra non fu privo di difficoltà. La Massoneria dovette affrontare l’ostilità della Chiesa cattolica e una certa diffidenza dell’opinione pubblica, che spesso la associava a gruppi di potere segreti.
Nonostante queste difficoltà, la Massoneria continuò a svolgere un ruolo attivo nella vita politica e sociale del paese, promuovendo i valori della libertà, dell’uguaglianza e della laicità dello Stato.
Gli Scandali della P2
Negli anni '70 e '80, la Massoneria italiana fu coinvolta in uno dei più grandi scandali della sua storia, quello della Loggia P2. La Loggia Propaganda Due (P2), guidata da Licio Gelli, fu scoperta essere una loggia massonica segreta che operava in maniera illegale e che aveva tra i suoi membri figure di spicco del mondo politico, militare e finanziario italiano. La P2 era accusata di complotti volti a manipolare le istituzioni democratiche italiane, e lo scandalo portò a un'enorme crisi di credibilità per la Massoneria in Italia.
Il Grande Oriente d’Italia dichiarò che la P2 agiva al di fuori dei principi massonici e scomunicò ufficialmente Licio Gelli e i membri coinvolti. Tuttavia, l’episodio danneggiò gravemente l’immagine della Massoneria italiana agli occhi dell’opinione pubblica, generando un clima di sospetto attorno all’intera organizzazione.
La Massoneria Italiana Oggi
Oggi la Massoneria italiana è composta da diverse obbedienze, la più grande delle quali rimane il Grande Oriente d’Italia, con sede a Roma. Negli ultimi decenni, la Massoneria ha cercato di mantenere un profilo più trasparente, impegnandosi a promuovere valori come la libertà di pensiero, la tolleranza e il dialogo interreligioso, cercando allo stesso tempo di ridurre le percezioni negative legate ai misteri e alle accuse di complotti.
Nonostante le difficoltà del passato, la Massoneria italiana continua ad essere attiva e a esercitare una certa influenza nella società italiana, soprattutto attraverso il suo impegno nei campi dell’educazione, della cultura e del volontariato.
Conclusione
La storia della Massoneria italiana è un intreccio di luci e ombre, fatta di momenti di grande influenza politica e sociale, ma anche di periodi di persecuzione e crisi. Dalle prime logge del XVIII secolo alla sua partecipazione al Risorgimento, fino agli scandali del XX secolo, la Massoneria ha sempre giocato un ruolo importante nella storia d’Italia, sostenendo principi di libertà, uguaglianza e fratellanza che ancora oggi ne definiscono l’identità.
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