Biografia

Pubblicato il 15 settembre 2025 alle ore 07:44

Biografia di Anton Szandor LaVey

Infanzia e giovinezza

Anton LaVey nacque come Howard Stanton Levey l’11 aprile 1930 a Chicago, nell’Illinois, da genitori di origini ucraine, georgiane e rumene. La sua famiglia si trasferì presto a San Francisco, dove trascorse la maggior parte della vita.

Da ragazzo mostrò un vivo interesse per la musica – in particolare per l’organo e il calliope – e per il cinema. LaVey stesso raccontò episodi della sua giovinezza che alimentavano il suo mito personale: per esempio, dichiarava di aver abbandonato la scuola superiore per unirsi a un circo itinerante, dove suonava l’organo durante gli spettacoli. In seguito avrebbe sostenuto di aver lavorato anche come fotografo forense e investigatore privato, benché molte di queste affermazioni siano state messe in dubbio dagli storici e dai critici.


Anni ’50 e ’60: tra musica e controcultura

Negli anni ’50 LaVey continuò a esibirsi come musicista in nightclub e locali di San Francisco, città che in quegli anni stava diventando un centro di sperimentazione culturale e artistica. Parallelamente, iniziò a interessarsi sempre più a occultismo, esoterismo e psicologia, costruendosi una reputazione come personaggio eccentrico e affascinante.

Attorno alla fine degli anni ’50 fondò un circolo privato di discussione che chiamò “Magic Circle”, dove riuniva persone attratte da magia, mistero e filosofia alternativa. Questo gruppo sarebbe stato il nucleo da cui nacque la Church of Satan.


La fondazione della Chiesa di Satana (1966)

Il 30 aprile 1966, durante la notte di Walpurgisnacht (considerata una data magica nella tradizione europea), LaVey dichiarò ufficialmente la nascita della Chiesa di Satana. Da quel momento adottò il nome di Anton Szandor LaVey.

La sua idea di satanismo non era incentrata su un vero e proprio culto del diavolo come essere soprannaturale. Piuttosto, era un satanismo ateo, in cui Satana fungeva da simbolo di:

  • Individualismo e autoaffermazione,
  • Rifiuto della morale religiosa tradizionale,
  • Edonismo e celebrazione dei desideri umani,
  • Uso teatrale e psicologico della ritualità.

La Chiesa di Satana attirò rapidamente l’attenzione dei media. LaVey si presentava in abiti neri, con il cranio rasato e un’iconografia che mescolava gotico, occulto e teatralità. Questa immagine fu parte integrante della sua strategia di comunicazione.


Opere principali

La produzione scritta di LaVey consolidò il suo pensiero e diede coerenza al satanismo laveyano. Tra le opere più importanti:

  • The Satanic Bible (1969): il testo fondamentale, che espone i principi filosofici del satanismo laveyano.
  • The Compleat Witch (1971), poi ripubblicato come The Satanic Witch: manuale di psicologia applicata alla seduzione e al potere personale.
  • The Satanic Rituals (1972): raccolta di rituali cerimoniali della Chiesa di Satana.
  • The Devil’s Notebook (1992): saggi brevi sulla società, la religione e la filosofia satanista.
  • Satan Speaks! (1998, postumo): ultima raccolta di scritti, pubblicata dopo la sua morte, con prefazione di Marilyn Manson.

Vita privata e immagine pubblica

LaVey ebbe tre figli da relazioni diverse:

  • Karla LaVey (1963), con la compagna Diane Hegarty,
  • Zeena Galatea LaVey (1963), che in seguito prese le distanze dal padre,
  • Satan Xerxes Carnacki LaVey (1993), con Blanche Barton, sua ultima compagna.

La sua vita privata fu segnata da controversie e racconti contrastanti. Amava coltivare il proprio mito personale, confondendo spesso realtà e leggenda. Le sue apparizioni mediatiche, i rituali messi in scena e le dichiarazioni provocatorie lo resero una figura centrale nella cultura alternativa americana degli anni ’60 e ’70.


Ultimi anni e morte

Negli anni ’80 e ’90 LaVey si mantenne come scrittore, conferenziere e personaggio pubblico, sebbene la Chiesa di Satana avesse perso parte della sua rilevanza mediatica. Continuò comunque a influenzare la cultura pop, la musica rock e metal, e l’immaginario occulto.

Anton LaVey morì il 29 ottobre 1997 a San Francisco per un edema polmonare causato da insufficienza cardiaca. Aveva 67 anni. La sua morte fu annunciata dalla famiglia qualche giorno dopo e, come spesso accadeva nella sua vita, anche questo evento fu circondato da leggende e speculazioni.


Eredità culturale

Oggi LaVey è ricordato come:

  • Il fondatore del satanismo moderno e della Church of Satan,
  • Un autore che ha influenzato la controcultura e numerosi artisti,
  • Una figura controversa, a metà tra filosofo dell’individualismo e showman provocatore.

Il suo satanismo resta una forma di filosofia laica e simbolica, non un culto di entità soprannaturali, ma un manifesto di ribellione contro i dogmi religiosi e sociali.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.

Crea il tuo sito web con Webador