
Origini del simbolo
La parola Kundalini deriva dal sanscrito e significa “arrotolata su se stessa”, come un serpente dormiente. Nelle tradizioni yogiche e tantriche, essa è descritta come un’energia sottile che giace sopita alla base della colonna vertebrale, nel Muladhara chakra. Non è una metafora, ma un’esperienza iniziatica: il risveglio della Kundalini è il principio di una trasformazione interiore radicale.
Il serpente come archetipo universale
Il serpente, in molte culture, rappresenta la vita, la morte e la rinascita. Nella simbologia esoterica:
- È forza vitale che si rinnova, come il serpente che cambia pelle.
- È energia sessuale e creatrice, capace di distruggere o divinizzare.
- È conoscenza proibita, come nel mito edenico.
La Kundalini racchiude tutto questo: un fuoco segreto che, se risvegliato, trasforma l’uomo da creatura terrena a essere spirituale.
Il cammino dei chakra
Secondo la tradizione yogica, la Kundalini risvegliata si innalza lungo la colonna vertebrale, attraversando i sette principali chakra. Ogni centro rappresenta una porta di coscienza:
- Muladhara – radice, sopravvivenza.
- Svadhisthana – piacere e creatività.
- Manipura – volontà e potere interiore.
- Anahata – amore e compassione.
- Vishuddha – parola e verità.
- Ajna – intuizione e visione.
- Sahasrara – unione con il divino.
Il viaggio della Kundalini è quindi un’ascesa iniziatica: dall’istinto più profondo alla coscienza cosmica.
Pericoli e disciplina
Le tradizioni mettono in guardia: il risveglio della Kundalini non va forzato. Se l’energia esplode senza guida, può generare squilibri psichici, illusioni di potere o disturbi fisici. Per questo motivo, i maestri raccomandano disciplina interiore, pratiche di purificazione e il sostegno di una guida esperta.
Interpretazione esoterica occidentale
Molti esoteristi europei hanno visto nella Kundalini un parallelo con:
- Il fuoco alchemico che trasmuta il piombo in oro.
- Il caduceo ermetico, con i due serpenti che salgono lungo l’asta.
- L’energia serpentina delle antiche dee madri mediterranee.
Ciò dimostra che l’archetipo della forza risvegliata è universale, presente in culture distanti ma collegate da un’unica visione della trasformazione spirituale.
Conclusione: la fiamma segreta
La Kundalini è il richiamo dell’anima alla sua vera natura: non solo sopravvivere, ma ascendere. È la linfa che unisce corpo, mente e spirito in un unico respiro. Risvegliarla significa accendere la fiamma segreta, non per dominare, ma per conoscere e diventare ciò che realmente siamo.
🔮 “Quando il serpente si desta, l’uomo ricorda di essere luce avvolta nella carne.”
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