I Cinque Parzufim: i Volti di Dio nella Cabala
Introduzione: dalle Sephiroth ai Volti
Nella Cabala lurianica, l’emanazione divina non si limita alle dieci Sephiroth dell’Albero della Vita.
Queste dieci forze, infatti, possono organizzarsi in configurazioni più complesse e dinamiche, chiamate Parzufim (sing. Parzuf, “Volto”).
I Parzufim sono i “volti di Dio”, archetipi che rappresentano modalità diverse attraverso cui l’Infinito si manifesta e governa il cosmo.
Origine del concetto
L’idea dei Parzufim nasce dalla scuola di Isaac Luria (Ari) nel XVI secolo.
Secondo il suo insegnamento, dopo la frattura dei vasi (Shevirat ha-Kelim), le Sephiroth spezzate vengono ricomposte in nuove forme armoniche.
Così nascono i Parzufim: configurazioni “vive” che integrano le forze divine, rendendo possibile il processo di Tikkun, la restaurazione cosmica.
I Cinque Parzufim
I maestri cabalistici distinguono cinque Parzufim principali, ognuno collegato a determinate Sephiroth e funzioni spirituali:
1. Arikh Anpin – Il Volto Lungo
- È il più alto dei Parzufim, associato a Keter.
- Rappresenta la volontà divina infinita e la pazienza cosmica.
- Simboleggia la misericordia che abbraccia tutto, al di là del tempo e del giudizio.
2. Abba – Il Padre
- Associato a Chokmah (Sapienza).
- È il principio maschile, la scintilla creativa e generativa.
- Emette la forza dinamica che dà inizio ai processi.
3. Imma – La Madre
- Associata a Binah (Intelligenza).
- È il principio femminile, il grembo che accoglie e forma.
- Trasforma l’impulso creativo in struttura, dando “corpo” all’emanazione divina.
4. Ze’ir Anpin – Il Volto Breve
- Comprende le sei Sephiroth centrali (Chesed, Gevurah, Tiferet, Netzach, Hod, Yesod).
- È il “Figlio”, mediatore tra Padre e Madre e tra il divino e il mondo.
- Rappresenta il Dio biblico che agisce nella storia, un volto più vicino all’uomo.
5. Nukva o Shekhinah – La Presenza
- Associata a Malkuth (Regno).
- È la dimensione immanente della divinità, il volto femminile che dimora nel mondo.
- È la presenza divina che accompagna Israele e che attende di essere riunita con Ze’ir Anpin nel processo di Tikkun.
Dinamica dei Parzufim
I cinque Parzufim non sono statici: interagiscono, si uniscono, si separano.
- Abba e Imma generano Ze’ir Anpin.
- Ze’ir Anpin e Nukva si ricongiungono, ristabilendo l’armonia tra cielo e terra.
- Arikh Anpin resta come fonte suprema di misericordia che sostiene tutti gli altri.
Questo dramma cosmico rappresenta la danza eterna dell’Infinito che si rivela e si occulta, sempre alla ricerca di equilibrio.
Significato iniziatico
Per il cabalista, contemplare i Parzufim significa riconoscere che:
- Dio non è un’immagine fissa, ma una molteplicità di volti;
- la creazione è un processo dinamico di unione e separazione;
- l’uomo stesso, nella sua vita interiore, riflette i cinque volti divini: volontà, intuizione, intelligenza, emozione e manifestazione.
Il lavoro spirituale consiste nel armonizzare questi aspetti dentro di sé, partecipando così al Tikkun universale.
Conclusione: i volti nascosti dell’Infinito
I Cinque Parzufim mostrano che la divinità non è un concetto astratto, ma un processo vivente.
Sono i “volti” attraverso cui l’Ein Sof si manifesta al mondo, senza mai cessare di essere l’Infinito velato.
Contemplare i Parzufim significa entrare nel mistero di un Dio che è al tempo stesso Padre e Madre, Figlio e Presenza, lontano e vicino, trascendente e immanente.
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