I cinque Parzufim

Pubblicato il 13 settembre 2025 alle ore 05:48

I Cinque Parzufim: i Volti di Dio nella Cabala

Introduzione: dalle Sephiroth ai Volti

Nella Cabala lurianica, l’emanazione divina non si limita alle dieci Sephiroth dell’Albero della Vita.
Queste dieci forze, infatti, possono organizzarsi in configurazioni più complesse e dinamiche, chiamate Parzufim (sing. Parzuf, “Volto”).
I Parzufim sono i “volti di Dio”, archetipi che rappresentano modalità diverse attraverso cui l’Infinito si manifesta e governa il cosmo.


Origine del concetto

L’idea dei Parzufim nasce dalla scuola di Isaac Luria (Ari) nel XVI secolo.
Secondo il suo insegnamento, dopo la frattura dei vasi (Shevirat ha-Kelim), le Sephiroth spezzate vengono ricomposte in nuove forme armoniche.
Così nascono i Parzufim: configurazioni “vive” che integrano le forze divine, rendendo possibile il processo di Tikkun, la restaurazione cosmica.


I Cinque Parzufim

I maestri cabalistici distinguono cinque Parzufim principali, ognuno collegato a determinate Sephiroth e funzioni spirituali:

1. Arikh Anpin – Il Volto Lungo

  • È il più alto dei Parzufim, associato a Keter.
  • Rappresenta la volontà divina infinita e la pazienza cosmica.
  • Simboleggia la misericordia che abbraccia tutto, al di là del tempo e del giudizio.

2. Abba – Il Padre

  • Associato a Chokmah (Sapienza).
  • È il principio maschile, la scintilla creativa e generativa.
  • Emette la forza dinamica che dà inizio ai processi.

3. Imma – La Madre

  • Associata a Binah (Intelligenza).
  • È il principio femminile, il grembo che accoglie e forma.
  • Trasforma l’impulso creativo in struttura, dando “corpo” all’emanazione divina.

4. Ze’ir Anpin – Il Volto Breve

  • Comprende le sei Sephiroth centrali (Chesed, Gevurah, Tiferet, Netzach, Hod, Yesod).
  • È il “Figlio”, mediatore tra Padre e Madre e tra il divino e il mondo.
  • Rappresenta il Dio biblico che agisce nella storia, un volto più vicino all’uomo.

5. Nukva o Shekhinah – La Presenza

  • Associata a Malkuth (Regno).
  • È la dimensione immanente della divinità, il volto femminile che dimora nel mondo.
  • È la presenza divina che accompagna Israele e che attende di essere riunita con Ze’ir Anpin nel processo di Tikkun.

Dinamica dei Parzufim

I cinque Parzufim non sono statici: interagiscono, si uniscono, si separano.

  • Abba e Imma generano Ze’ir Anpin.
  • Ze’ir Anpin e Nukva si ricongiungono, ristabilendo l’armonia tra cielo e terra.
  • Arikh Anpin resta come fonte suprema di misericordia che sostiene tutti gli altri.

Questo dramma cosmico rappresenta la danza eterna dell’Infinito che si rivela e si occulta, sempre alla ricerca di equilibrio.


Significato iniziatico

Per il cabalista, contemplare i Parzufim significa riconoscere che:

  • Dio non è un’immagine fissa, ma una molteplicità di volti;
  • la creazione è un processo dinamico di unione e separazione;
  • l’uomo stesso, nella sua vita interiore, riflette i cinque volti divini: volontà, intuizione, intelligenza, emozione e manifestazione.

Il lavoro spirituale consiste nel armonizzare questi aspetti dentro di sé, partecipando così al Tikkun universale.


Conclusione: i volti nascosti dell’Infinito

I Cinque Parzufim mostrano che la divinità non è un concetto astratto, ma un processo vivente.
Sono i “volti” attraverso cui l’Ein Sof si manifesta al mondo, senza mai cessare di essere l’Infinito velato.
Contemplare i Parzufim significa entrare nel mistero di un Dio che è al tempo stesso Padre e Madre, Figlio e Presenza, lontano e vicino, trascendente e immanente.

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