Lucifero come archetipo

Pubblicato il 22 settembre 2025 alle ore 02:17

Secondo gli studi di Carl Gustav Jung, la figura di Lucifero corrisponde all’archetipo del Saggio. Prima di approfondire questo archetipo, è doveroso da parte mia spiegare con poche parole cosa sia un archetipo e quante tipologie di archetipi abbiamo. Stiamo ovviamente parlando degli archetipi della personalità.

Un archetipo è un tipo, ossia modello, originario. Esso risiede nell’inconscio collettivo. Non è altro che un modello della personalità, che si attiva in particolari circostanze. Ad esempio, se io sono in una biblioteca, si attiva l’archetipo luciferico del Saggio.

Il Saggio sembra essere ossessionato da un’idea: vuole conoscere la verità sul mondo e, soprattutto, su se stesso. L’obiettivo non è però giungere solo alla verità, bensì, attraverso di essa, giungere alla libertà.

Egli vede i segni che l’Universo gli manda, quindi cerca di interpretarli. La sua domanda più frequente è: «Qual è il senso di ciò?»

Il parlare del Saggio è ermetico, ricco di simboli. Egli ama il simbolo e lo studia in tutte le sue forme. Il Saggio cerca di penetrare il cosiddetto velo di Maia, cioè l’illusione di questa realtà duale.

Una caratteristica fondamentale del Saggio è che non ha paura della morte. Egli si affida totalmente all’Universo e non ha paura dell’ignoto.

Il pianeta, in astrologia, che si ricollega a questo archetipo è Saturno, ossia Crono (il titano del mito greco).

Le qualità principali del Saggio si possono riassumere con le seguenti parole chiave: consapevolezza, comprensione, maturità, imperturbabilità, tolleranza.

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