Iside Svelata è la prima grande opera di Helena Petrovna Blavatsky, pubblicata nel 1877 a New York, un testo che segna la nascita ufficiale del pensiero teosofico. L’opera, in due volumi, affronta con uno stile denso e polemico i rapporti tra scienza, religione e filosofia, proponendo una visione alternativa della storia e della conoscenza umana. Blavatsky intende smascherare i limiti del dogmatismo religioso e scientifico, denunciando le distorsioni della tradizione cristiana istituzionalizzata e opponendo ad essa una saggezza antica, universale, che si sarebbe trasmessa attraverso le scuole misteriche, le religioni orientali e le correnti esoteriche.
L’autrice prende come punto di partenza il mito di Iside velata, simbolo della Natura e della verità nascosta che solo l’iniziato può scoprire. Secondo Blavatsky, l’umanità ha perso contatto con questo sapere originario, occulto e sapienziale, a causa del predominio delle religioni rivelate e della riduzione positivistica della scienza moderna. Iside Svelata diventa così un tentativo di riportare alla luce frammenti di un’antica dottrina che attraversa culture diverse, dal pensiero vedico alle tradizioni gnostiche, dalla filosofia greca ai culti egizi, fino all’alchimia e alla cabala. La sua impostazione è fortemente sincretica, spesso accumulando citazioni, riferimenti eruditi e confronti che spaziano in un arco vastissimo di discipline.
L’opera ha suscitato, fin dalla sua pubblicazione, reazioni contrastanti. Da un lato venne criticata per l’uso disinvolto delle fonti e per le interpretazioni spesso ardite o non verificabili; dall’altro ebbe un enorme successo tra gli ambienti esoterici e intellettuali che ricercavano una spiritualità al di fuori dei confini delle religioni tradizionali. Iside Svelata ha posto le basi per lo sviluppo successivo della Società Teosofica, fondata da Blavatsky insieme a Henry Steel Olcott e altri collaboratori, e ha contribuito a diffondere in Occidente l’interesse per le filosofie orientali e per l’esoterismo comparato.
Il testo, pur non essendo sistematico, si configura come un manifesto di rottura, un appello a guardare oltre le apparenze e a ricercare la verità nelle pieghe della storia e delle tradizioni spirituali. La sua importanza non risiede tanto nella coerenza argomentativa quanto nella forza visionaria con cui ha saputo unire critica culturale, aspirazione religiosa e immaginazione esoterica. Ancora oggi, Iside Svelata è considerata una delle opere più influenti dell’occultismo moderno, un punto di riferimento imprescindibile per chi studia la nascita dei movimenti spirituali alternativi tra XIX e XX secolo.
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