Satanismo ateo

Pubblicato il 15 settembre 2025 alle ore 07:50

Approfondimento: Il satanismo ateo e Satana come simbolo

1. Un satanismo senza Dio e senza Diavolo

  • Anton LaVey rifiutava qualsiasi concezione teistica: non credeva né in Dio né in Satana come entità reali.
  • Per lui, Satana non era una divinità da venerare, ma un archetipo che incarna le qualità represse dalla religione cristiana.
  • Il suo satanismo è quindi filosofico, psicologico e teatrale, non soprannaturale.

2. Satana come metafora dell’uomo

Nella Satanic Bible LaVey descrive Satana come l’immagine di ciò che l’uomo realmente è:

  • Istintivo: guidato da desideri e bisogni naturali, non da dogmi religiosi.
  • Ribelle: colui che non si sottomette all’autorità spirituale.
  • Realista: accetta la vita terrena così com’è, senza illusioni di paradiso o salvezza.
  • Indulgente: celebra i piaceri della carne, contrapposti alla rinuncia cristiana.

Satana è dunque il simbolo della libertà individuale, del rifiuto delle catene morali e dell’affermazione della natura umana.


3. L’uso del mito cristiano

LaVey si appropria del simbolo di Satana ribaltandone il significato:

  • Nella tradizione cristiana Satana è il tentatore, il male assoluto, il nemico di Dio.
  • Per LaVey, questa immagine può diventare positiva:
    • Satana è il “portatore di luce” (Lucifero) che invita alla conoscenza.
    • È il simbolo della ribellione contro l’autorità oppressiva.
    • È l’incarnazione del coraggio di vivere secondo la propria natura, senza colpa o vergogna.

In questo modo, LaVey trasforma una figura demonizzata in un simbolo di emancipazione.


4. Funzione psicologica del simbolo

  • Satana, come archetipo, ha una funzione psicologica e liberatoria:
    • aiuta l’individuo a rompere i condizionamenti morali,
    • fornisce un’immagine forte e trasgressiva con cui identificarsi,
    • consente di esprimere emozioni represse (rabbia, desiderio, ambizione).
  • Per questo i rituali satanici laveyani non sono adorazioni, ma psicodrammi: mettono in scena il simbolo di Satana per rafforzare l’identità e la volontà dell’individuo.

5. Differenza dal satanismo tradizionale

Il satanismo laveyano si distingue radicalmente da forme di satanismo occulto o teistico, in cui si crede in un Satana reale e lo si adora.

  • In LaVey non c’è culto del diavolo, né preghiera, né dipendenza da forze esterne.
  • Il “culto” è dell’uomo stesso, che si fa dio della propria vita.
  • Satana è un linguaggio simbolico, non un’entità da servire.

Sintesi finale

Il satanismo ateo di Anton LaVey è una filosofia umanista e materialista mascherata da immaginario occulto:

  • Satana non è una divinità, ma un simbolo di libertà, ribellione e autoaffermazione.
  • I riti e i simboli servono a rafforzare l’individuo, non a invocare poteri soprannaturali.
  • È un sistema che celebra l’uomo come unico “dio” di se stesso.

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