I nove principi fondamentali

Pubblicato il 15 settembre 2025 alle ore 07:54

Approfondimento: I Nove Principi Fondamentali del Satanismo LaVeyano

Le Nine Satanic Statements compaiono ne La Bibbia di Satana (1969). Non sono comandamenti da seguire, ma principi guida, provocatori e simbolici, che ribaltano i valori giudaico-cristiani.


1. Satana rappresenta l’indulgenza, non l’astinenza

  • La religione cristiana predica il controllo, il sacrificio e la rinuncia.
  • LaVey afferma il contrario: il piacere e la soddisfazione dei desideri sono parte della natura umana e non vanno demonizzati.
  • L’indulgenza non è vizio sfrenato, ma piacere consapevole e responsabile, opposto alla repressione.

2. Satana rappresenta l’esistenza vitale, non sogni spirituali illusori

  • Critica l’idea cristiana di vivere per l’aldilà.
  • Per LaVey, l’unica realtà è la vita terrena, che va vissuta pienamente.
  • Le promesse di paradisi futuri sono viste come illusioni consolatorie.
  • Questo principio richiama il materialismo: ciò che conta è il qui e ora.

3. Satana rappresenta la saggezza incontaminata, non l’autoinganno ipocrita

  • Denuncia la falsità dei dogmi religiosi, che spingono a credere senza prove.
  • La vera saggezza è la conoscenza empirica e razionale, non la fede cieca.
  • L’ipocrisia religiosa (predicare virtù ma vivere nel peccato) è vista come il male maggiore.

4. Satana rappresenta la gentilezza verso chi la merita, non l’amore sprecato verso ingrati

  • Contrapposto al comandamento cristiano “ama il prossimo tuo”.
  • Per LaVey, l’amore e la bontà hanno senso solo se meritati: non devono essere distribuiti indiscriminatamente.
  • La giustizia selettiva è la regola: rispetto per chi lo merita, durezza verso chi tradisce o sfrutta.

5. Satana rappresenta la vendetta, non il porgere l’altra guancia

  • Rigetto totale dell’etica cristiana del perdono.
  • LaVey vede la vendetta come atto naturale di equilibrio e giustizia personale.
  • Non significa violenza cieca, ma riaffermazione della dignità contro l’ingiustizia.

6. Satana rappresenta la responsabilità verso chi sa assumersela, non verso i parassiti

  • La compassione cristiana è vista come incentivo al parassitismo.
  • LaVey valorizza chi si prende cura di sé, rifiutando di sostenere chi sfrutta gli altri senza dare nulla in cambio.
  • È un principio di selettività sociale e di meritocrazia radicale.

7. Satana rappresenta l’uomo come animale

  • L’uomo non è creatura divina ma un animale tra gli animali, spesso più crudele.
  • Questa visione è darwiniana: la civiltà non ha cancellato l’istinto, anzi spesso lo maschera con ipocrisia.
  • La vera forza è accettare la propria natura animale, non rinnegarla.

8. Satana rappresenta tutti i cosiddetti peccati, poiché portano gratificazione

  • I peccati capitali (lussuria, superbia, gola, invidia, ira, accidia, avarizia) sono considerati espressioni naturali dell’uomo.
  • Non vanno condannati, ma compresi come forme di piacere e autoaffermazione.
  • La “virtù” cristiana, al contrario, è vista come una catena.

9. Satana è il miglior amico che la Chiesa abbia mai avuto, perché l’ha mantenuta in affari per secoli

  • Una stoccata ironica e polemica.
  • LaVey osserva che senza la figura del Diavolo, la Chiesa non avrebbe potuto prosperare: il terrore del male ha garantito il potere religioso.
  • Satana diventa così il motore nascosto del cristianesimo stesso.

Sintesi interpretativa

Questi nove principi:

  • Non esaltano il male assoluto, ma ribaltano i valori morali tradizionali.
  • Propongono un’etica dell’individualismo, della selettività e del realismo.
  • Invitano a celebrare la natura umana (desideri, passioni, istinti), invece di reprimerla.
  • Satana è il simbolo che racchiude tutto questo: non un demone, ma un archetipo di libertà, forza e vitalità.

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