Sefer Yetzirah

Pubblicato il 9 settembre 2025 alle ore 16:54

Il Sefer Yetzirah: il Libro della Formazione

Origini e contesto

Il Sefer Yetzirah è uno dei più antichi testi esoterici ebraici. La sua datazione è incerta: alcuni studiosi lo collocano tra il II e il VI secolo d.C., ma la tradizione cabalistica lo attribuisce ad Abramo come patriarca e mistico originario. In realtà, il testo che oggi possediamo appare come una raccolta stratificata di insegnamenti cosmologici, linguistici e numerologici.

Non è un commentario biblico nel senso classico, bensì un manuale conciso di cosmogonia e meditazione, redatto in uno stile quasi aforistico, che ha stimolato secoli di interpretazioni.


Struttura del testo

Il Sefer Yetzirah è molto breve (poche pagine, divise in 6 capitoli). In esso vengono introdotti i 32 sentieri della sapienza, che costituiscono la struttura dell’universo:

  • 10 Sephirot belimah: i “numeri senza sostanza”, che rappresentano i principi archetipici da cui emanano tempo, spazio e materia.
  • 22 lettere ebraiche: considerate strumenti creativi attraverso i quali Dio ha formato i cieli e la terra.

Insieme, queste 32 vie creano un linguaggio sacro che unisce matematica, linguistica e spiritualità.


Temi principali

  1. Cosmogonia linguistica
    L’universo è concepito come un atto di linguaggio divino. Le lettere ebraiche non sono semplici segni, ma forze vive, vibrazioni archetipiche che plasmano la realtà.

  2. Le Sephirot
    Diversamente dallo schema successivo dell’Albero della Vita, qui le Sephirot sono descritte come dimensioni astratte di spazio (altezza, profondità, est, ovest, nord, sud) e di tempo (inizio, fine), integrate dal respiro divino.

  3. Astrologia e corrispondenze
    Il testo associa lettere, pianeti, elementi e parti del corpo umano, creando una rete simbolica che collega macrocosmo e microcosmo.

  4. Meditazione e pratica
    Sebbene spesso letto in chiave teorica, il Sefer Yetzirah era probabilmente usato come manuale di meditazione combinatoria, per contemplare le lettere e le loro permutazioni. Questo esercizio permetteva di accedere a stati di coscienza superiori e, secondo alcune tradizioni, di influire sulla realtà.


Interpretazioni nella storia

  • Geonim (VII–XI sec.): lessero il testo come manuale di misticismo linguistico e matematico.
  • Cabalisti medievali: vi trovarono la base della dottrina delle Sephirot e delle permutazioni divine.
  • Hasidismo: lo interpretò in senso più esperienziale e devozionale.
  • Filosofi e occultisti cristiani rinascimentali (come Pico della Mirandola) ne furono attratti per l’idea di un linguaggio universale capace di unire microcosmo e macrocosmo.

Influenza e attualità

Il Sefer Yetzirah è fondamentale perché:

  • getta le basi della mistica delle lettere, che resterà centrale in tutta la Cabala;
  • introduce una visione matematico-linguistica del cosmo che anticipa intuizioni moderne sul rapporto tra informazione e realtà;
  • offre strumenti meditativi che ancora oggi ispirano pratiche spirituali e filosofiche.

Conclusione
Il Sefer Yetzirah non è un libro da leggere come un trattato razionale, ma da contemplare come un oracolo simbolico. È un invito a penetrare nel mistero della creazione attraverso il linguaggio, a scoprire che ogni lettera è un archetipo e ogni numero un sigillo.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.

Crea il tuo sito web con Webador