Il Sefer Yetzirah: il Libro della Formazione
Origini e contesto
Il Sefer Yetzirah è uno dei più antichi testi esoterici ebraici. La sua datazione è incerta: alcuni studiosi lo collocano tra il II e il VI secolo d.C., ma la tradizione cabalistica lo attribuisce ad Abramo come patriarca e mistico originario. In realtà, il testo che oggi possediamo appare come una raccolta stratificata di insegnamenti cosmologici, linguistici e numerologici.
Non è un commentario biblico nel senso classico, bensì un manuale conciso di cosmogonia e meditazione, redatto in uno stile quasi aforistico, che ha stimolato secoli di interpretazioni.
Struttura del testo
Il Sefer Yetzirah è molto breve (poche pagine, divise in 6 capitoli). In esso vengono introdotti i 32 sentieri della sapienza, che costituiscono la struttura dell’universo:
- 10 Sephirot belimah: i “numeri senza sostanza”, che rappresentano i principi archetipici da cui emanano tempo, spazio e materia.
- 22 lettere ebraiche: considerate strumenti creativi attraverso i quali Dio ha formato i cieli e la terra.
Insieme, queste 32 vie creano un linguaggio sacro che unisce matematica, linguistica e spiritualità.
Temi principali
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Cosmogonia linguistica
L’universo è concepito come un atto di linguaggio divino. Le lettere ebraiche non sono semplici segni, ma forze vive, vibrazioni archetipiche che plasmano la realtà. -
Le Sephirot
Diversamente dallo schema successivo dell’Albero della Vita, qui le Sephirot sono descritte come dimensioni astratte di spazio (altezza, profondità, est, ovest, nord, sud) e di tempo (inizio, fine), integrate dal respiro divino. -
Astrologia e corrispondenze
Il testo associa lettere, pianeti, elementi e parti del corpo umano, creando una rete simbolica che collega macrocosmo e microcosmo. -
Meditazione e pratica
Sebbene spesso letto in chiave teorica, il Sefer Yetzirah era probabilmente usato come manuale di meditazione combinatoria, per contemplare le lettere e le loro permutazioni. Questo esercizio permetteva di accedere a stati di coscienza superiori e, secondo alcune tradizioni, di influire sulla realtà.
Interpretazioni nella storia
- Geonim (VII–XI sec.): lessero il testo come manuale di misticismo linguistico e matematico.
- Cabalisti medievali: vi trovarono la base della dottrina delle Sephirot e delle permutazioni divine.
- Hasidismo: lo interpretò in senso più esperienziale e devozionale.
- Filosofi e occultisti cristiani rinascimentali (come Pico della Mirandola) ne furono attratti per l’idea di un linguaggio universale capace di unire microcosmo e macrocosmo.
Influenza e attualità
Il Sefer Yetzirah è fondamentale perché:
- getta le basi della mistica delle lettere, che resterà centrale in tutta la Cabala;
- introduce una visione matematico-linguistica del cosmo che anticipa intuizioni moderne sul rapporto tra informazione e realtà;
- offre strumenti meditativi che ancora oggi ispirano pratiche spirituali e filosofiche.
✨ Conclusione
Il Sefer Yetzirah non è un libro da leggere come un trattato razionale, ma da contemplare come un oracolo simbolico. È un invito a penetrare nel mistero della creazione attraverso il linguaggio, a scoprire che ogni lettera è un archetipo e ogni numero un sigillo.
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