
L’Enneagramma è uno dei simboli più enigmatici e centrali dell’insegnamento di Gurdjieff. A prima vista è una semplice figura geometrica: un cerchio che racchiude nove punti, collegati da linee che disegnano un triangolo e un esagono. Ma dietro questa immagine apparentemente astratta, Gurdjieff vedeva la rappresentazione di leggi universali, una mappa dei processi che governano l’universo e l’uomo.
Secondo la sua spiegazione, nell’Enneagramma sono racchiuse due leggi fondamentali: la Legge del Tre, che descrive l’interazione costante tra forze attive, passive e concilianti, e la Legge del Sette, che regola i processi ciclici e le loro deviazioni naturali. Il triangolo all’interno del simbolo esprime il Tre, mentre l’esagono rappresenta il Sette. L’incontro delle due figure mostra come ogni processo vitale, dal più semplice al più complesso, si sviluppi secondo queste leggi, con punti di equilibrio, interruzioni e possibilità di trasformazione.
Per Gurdjieff l’Enneagramma non era un semplice schema teorico, ma uno strumento pratico di comprensione. Era convinto che senza la conoscenza di questo simbolo non si potesse realmente “fare”, cioè agire in modo cosciente. Tutto, dalla crescita di una pianta fino all’evoluzione di un pensiero, segue la struttura dell’Enneagramma: ogni processo inizia, si sviluppa, incontra inevitabili deviazioni e può essere corretto solo attraverso un’energia aggiuntiva al momento giusto. Senza questo intervento cosciente, i cicli si ripetono meccanicamente, condannando l’uomo a vivere sempre nello stesso modo.
Applicato all’essere umano, l’Enneagramma diventa uno specchio della vita interiore. Indica come le energie del corpo, delle emozioni e della mente si muovono e come possono essere armonizzate. Rivela i momenti in cui è possibile introdurre uno sforzo consapevole per cambiare direzione e impedire che la vita scorra in automatismi ciechi. In questo senso, l’Enneagramma è un diagramma del risveglio: mostra la via per trasformare il flusso meccanico dell’esistenza in un processo evolutivo reale.
Il simbolo non era destinato, secondo Gurdjieff, a un’interpretazione intellettuale soltanto. Lo si comprende davvero solo attraverso la pratica, l’osservazione e l’esperienza. Nei suoi insegnamenti, spesso lo collegava a esercizi concreti, danze e movimenti che incarnavano le stesse leggi. Guardare l’Enneagramma significava entrare in contatto con un linguaggio universale, capace di unire scienza, mistica e arte in un unico disegno.
Oggi l’Enneagramma è conosciuto soprattutto nella versione psicologica moderna, trasformato in tipologia dei caratteri e delle personalità. Ma la sua origine in Gurdjieff aveva un senso molto più vasto: non descrivere tipi umani, bensì mostrare la dinamica dei processi e la possibilità di inserire la coscienza in essi. Era per lui una chiave per comprendere il movimento della vita, il ritmo dell’universo e il compito del risveglio dell’uomo.
Aggiungi commento
Commenti