Da dove viene il nome Lucifero?

Pubblicato il 22 settembre 2025 alle ore 02:02

Per comprendere l’origine del nome Lucifero, dobbiamo ritornare sul passo biblico di Isaia. L’espressione che ci interessa è quella del cap.14 versetto 12, lì dove dice in ebraico Helel ben shachar. Questa espressione la possiamo tradurre letteralmente Splendente figlio dell’aurora. Dunque il vero nome di Lucifero, quello biblico, ossia quello della Tanak ebraica, è Helel. Questo nome è diventato poi Lucifero, quando il testo è stato tradotto dall’ebraico al latino (Lucifer). La parola Lucifero – si sa – significa Portatore di luce.

Adesso abbiamo le basi sulle quali costruire un pensiero. Abbiamo in particolare due elementi precisi che si associano a questa forza cosmica: l’essere splendente e il portare la luce. Questi due concetti sono connessi, perché non si può splendere se non si ha la luce. Ma di che luce si sta parlando?

Per dare una risposta a questa domanda bisogna sapere che Lucifero è il nome che si attribuiva al pianeta Venere, chiamato la stella del mattino. Questo pianeta splende di luce propria ed è ben visibile in cielo al momento dell’aurora. Possiamo quindi dire che Helel è il nome che gli ebrei associavano probabilmente a Venere, anche se questo pianeta viene chiamato in ebraico Nogah. Possiamo pensare che un altro nome attribuito a questo pianeta era Helel. In altre parole, dal punto di vista materialistico e astronomico Lucifero non è altri che il pianeta Venere.

Lucifero non è il demone descritto dai cristiani, ma semplicemente il pianeta Venere.

A questo punto, dobbiamo dire che i teologi si sono divertiti parecchio con le loro speculazioni filosofiche. Quando parliamo di Lucifero, dal punto di vista materiale, parliamo di un pianeta, che non è un demone, che non fa male a nessuno e che non spaventa neanche un bambino. Anzi, questo pianeta porta la luce propria nel cielo, splende e affascina gli uomini di ogni epoca.

Helel/Lucifero nella Cabala letterale

Cerchiamo adesso di analizzare il nome ebraico Helel dal punto di vista esoterico, appoggiandoci agli studi cabalistici sulle lettere ebraiche. Il nome Helel è dato da tre lettere ebraiche: la He più due Lamed. Analizziamole insieme.

Ricordo che l’alfabeto ebraico è dato da 22 lettere più cinque finali, che si chiamano sofit. Ogni lettera ha un significato simbolico, che è stato molto considerato dagli esoteristi a partire dall’Ottocento. Tante sono state le speculazioni fatte sulle lettere dell’alfabeto ebraico, ma io voglio mantenere solo il significato principale del simbolo e la sua associazione agli arcani dei tarocchi. Per il momento pensiamo solo al significato simbolico delle lettere He e Lamed.

La He è la quinta lettera dell’alfabeto ebraico, quindi il suo valore numerico è 5 (teniamo presente i valori numerici, perché possiamo tradurre la parola Helel in valore numerico e scoprire secondo la numerologia il suo significato simbolico). Secondo i cabalisti, la He sarebbe il soffio di Dio, una lettera che si pronuncia aspirata. I cabalisti associano alla He i cinque livelli dell’anima:

1. Nefesh, la parte animica collegata agli istinti;

2. Ruach, la parte animica collegata alle emozioni;

3. Neshamah, la parte animica collegata alla mente;

4. Chaya, la parte animica che funge da ponte verso la trascendenza;

5. Yechidah, la parte animica più elevata, più vicina all’unità divina.

Non possiamo ignorare il fatto che la lettera He compare per ben due volte nella parola YHWH, che si pronuncia Yahweh, che sarebbe il nome del Dio veterotestamentario, tanto per intenderci il Dio degli ebrei adottato dai cristiani. Questo nome si forma con le lettere Yod, He, Waw, He. Notiamo così che la He si presenta per ben due volte. Essendo una lettera aspirata, che si associa molto al mondo spirituale, si possono fare tante speculazioni sul senso spirituale di questo nome; ma tali speculazioni le lasciamo fare ai cabalisti appassionati.

N.B. Io onestamente credo che le speculazioni filosofiche ci allontanino molto dal puro significato delle cose, che è quello che personalmente voglio approfondire e sul quale voglio riflettere. Nelle speculazioni si dicono anche tante sciocchezze, perciò evitiamo di incorrere in questo errore.

Ritorniamo al nome Helel/Lucifero e alle lettere ebraiche che lo compongono. Abbiamo visto per sommi tratti il senso della lettera He. Questa è seguita da due Lamed. La Lamed è la dodicesima lettera dell’alfabeto ebraico, con valore numerico pari a 30. Essa presenta una caratteristica peculiare: va in alto più di tutte le altre. Per questa ragione, dal punto di vista simbolico, indica una connessione profonda con il mondo dei cieli, il mondo della elevazione spirituale. Poiché questa lettera si eleva sulle altre e ha una posizione centrale nell’alfabeto ebraico, è chiamata il re dei re.

Dobbiamo anche considerare che la lettera Lamed dà vita alla parola lev, che si scrive con una Lamed e una Bet. Questa parola si traduce cuore. Possiamo quindi dire che la Lamed è la lettera del cuore, che dal punto di vista simbolico rappresenta il corpo astrale, detto anche emozionale, ossia l’insieme delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti, nonché l’insieme dei nostri desideri – si parla infatti anche di corpo dei desideri.

 

 

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