In questo articolo cerchiamo di capire perché si dice che Lucifero sia un cherubino decaduto. Dico subito che questa concezione è fallace, perché frutto di speculazioni teologiche. I teologi infatti hanno preso un messaggio del profeta Ezechiele e lo hanno arbitrariamente attribuito a Lucifero.
Il passo in questione è il seguente:
Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Perfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l’iniquità. (…) Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza, la tua saggezza si era corrotta a causa del tuo splendore: ti ho gettato a terra e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
Ezechiele 28: 14 – 17
Peccato che queste parole non riguardano il nostro Lucifero, ma si riferiscono al principe di Tiro, così come leggiamo nei primi versi di questo capitolo:
Figlio dell’uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio… (versetto 2)
Quindi la speculazione è chiara. I teologi hanno preso un testo e un messaggio rivolto ad una persona fisica e lo hanno astratto per attribuirlo a Lucifero. A questo punto dobbiamo dubitare del fatto che Lucifero fosse un cherubino, ma siccome abbiamo detto che Lucifero non è una persona fisica né un’entità spirituale vivente, ma solo un simbolo, il problema non si pone. Possiamo mettere in discussione anche tutta la gerarchia angelica dei cristiani, che si sono basati sulle speculazioni teologiche di un certo Dionigi l’Aeropagita (che è lo pseudonimo di un cristiano dell’antichità) che ha elaborato una dottrina angelica che vede la seguente gerarchia: angeli, arcangeli, principati, potestà, virtù, dominazioni, troni, cherubini e al vertice della gerarchia ha posto i serafini.
I cristiani cattolici in particolare (non tanto i protestanti) hanno avallato queste tesi di Dionigi e hanno insegnato che questa è la gerarchia celeste; ma leggendo la Bibbia mi chiedo dove questo studioso abbia preso le informazioni per stabilire chi è superiore e chi inferiore. Nell’Antico Testamento, in particolare, sembra che i cherubini non siano neanche angeli, ma semplici macchine volanti o comunque oggetti meccanici. Il già menzionato Mauro Biglino ha dedicato pagine intere nei suoi libri in merito a questa questione, perciò rimando ancora una volta ai suoi studi nei quali personalmente non ho voglia di entrare – almeno in questa sede.
Possiamo a questo punto mettere in dubbio tutta la angelologia dei cristiani, perché si basa su speculazioni fallaci e arbitrarie. Lucifero non è affatto un cherubino e non è niente di ciò che è stato detto dai cristiani, che hanno creato questa immagine con dei pezzi di informazioni presi qua e là e li hanno montati con astuzia per creare un nemico di Dio.
Io non vedo Lucifero come nemico del Divino, e preciso Divino, non di un dio particolare; se c’è un principio Divino di amore allora Lucifero ne è l’espressione o l’emanazione, perché il Lucifero spoglio delle speculazioni cristiane è una forza cosmica che ama l’uomo e gli conferisce conoscenza e libertà.
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